Tagli all’Università Scatta la mobilitazione / Unanime il Senato Accademico

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Macerata – L’Università di Macerata ha dichiarato aperto lo stato di mobilitazione generale contro il disegno di legge sulla riforma dell’università e contro la finanziaria del Governo aderendo alla protesta nazionale. Tra le forme di protesta potrebbe rientrare la sospensione delle attività didattiche o della programmazione del prossimo anno accademico. La decisione è stata presa all’unanimità da tutti i componenti del Senato testimoniando la grande compattezza dell’Ateneo. Al momento della presentazione da parte del rettore Roberto Sani, la mozione aveva già raccolto oltre 200 firme di adesione, che stanno aumentando di ora in ora.

In particolare, docenti e ricercatori aderiscono alla protesta già in atto in altri atenei attraverso l’applicazione rigorosa delle normative vigenti riguardanti incarichi e monte ore della docenza e dei servizi agli utenti, rinunciando, a partire dal prossimo anno accademico, a compiti didattici che vadano al di fuori del monte ore previsto per legge. Una decisione che mette in luce le gravi conseguenze della penalizzazione del ruolo dei ricercatori. Una larga parte dei corsi universitari dell’Ateneo sopravvive, infatti, grazie ai ricercatori.