MOZIONE DEL CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ DI INGEGNERIA

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL SANNIO

(seduta del 22 luglio 2010)

Il Consiglio riunito in sessione allargata a tutti i ricercatori, prende visione dei documenti prodotti da moltissime Università e Facoltà, tra cui: Assemblea di Ateneo dell’Università Federico II, Senato Accademico dell’ Università di Bologna, Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze, Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, Senato Accademico dell’Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere dell’ Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Scienze Fisiche dell’Università di Catania, Università degli Studi di Cagliari, Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata, Facoltà di Ingegneria e Senato Accademico dell’Università degli Studi La Sapienza, Senato Accademico del Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, condividendone lo spirito generale.

Il Consiglio esprime profondo rammarico per gli interventi attuati o prospettati negli ultimi anni (blocco del turn-over, taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario, riduzione dei fondi di ricerca ministeriali, rallentamento delle procedure concorsuali) che proiettano sull’immediato futuro una contrazione stimabile nel 20% dell’offerta di alta formazione pubblica nel Paese – in un quadro europeo che lo vede già agli ultimi posti in termini di numero di laureati. Ritiene che tali interventi comportano inoltre uno svilimento del ruolo dell’Università e della figura del docente universitario ripercuotendosi anche sulla capacità attrattiva di giovani talenti e, senza un’inversione di tendenza, determinerà un impoverimento irreversibile del Paese.

Il Consiglio manifesta altresì forte sdegno verso i provvedimenti previsti, che si traducono in una penalizzazione a carattere permanente (in alcuni casi maggiore del 20%), molto superiore a quanto accade per altre categorie, con effetti che si protrarranno addirittura sul trattamento di fine rapporto e sul trattamento pensionistico.

Questi provvedimenti vengono percepiti come punitivi per la categoria dal momento che, essendo le risorse destinate agli stipendi comprese nel FFO degli atenei, non si traducono in alcun risparmio diretto per la finanza pubblica.

Il Consiglio prende atto che i ricercatori della Facoltà, in segno di protesta verso la situazione precedentemente descritta e che, inoltre, si viene delineando attraverso il DdL 1905, hanno dichiarato di non assumere la titolarità di insegnamenti previsti nei Manifesti degli Studi, con la rinuncia al loro diritto di richiedere lo stato di Professore Aggregato e che, analogamente, i professori ordinari e associati esprimono la propria convinta condivisione delle motivazioni della protesta e delle azioni intraprese.

A questo riguardo, in termini di gestione dell’offerta formativa, il quadro risultante sta facendo venire meno la consolidata disponibilità dei docenti ad un impegno didattico ben superiore a quanto i compiti istituzionali richiedono. Ciò aveva finora sempre consentito alla Facoltà di predisporre e sostenere un’offerta formativa qualificata e bene articolata, nonostante le già limitate risorse disponibili.

Pertanto, data l’eccezionalità della situazione che si è venuta a creare, il Consiglio di Facoltà:

  • rinvia le assegnazioni delle coperture didattiche ad una seduta straordinaria da tenersi nella prima decade nel mese di settembre;
  • dà mandato al Preside di coordinare le azioni di protesta della Facoltà a livello locale e nazionale;

Il Consiglio di Facoltà, infine, delega il Preside ad esprimere in tutte le sedi istituzionali e presso i mezzi di comunicazione di massa i contenuti del presente documento, nelle forme che riterrà più opportune ed efficaci, come espressione della forte preoccupazione della Facoltà per la situazione sopra delineata, i cui effetti negativi si proietteranno inevitabilmente sull’efficacia della didattica e della ricerca.