Comunicato congiunto CPU –  Rete29Aprile

L’avvio della discussione del DdL Gelmini nell’aula della Camera dei Deputati è stato fissato per il prossimo 18 novembre. In realtà si tratta di una data quanto mai aleatoria, sulla quale pesano le incognite legate alla gestione autocratica delle risorse da parte del ministro Tremonti e le tante debolezze interne del governo.

Riteniamo però fondamentale che la settimana prossima veda una forte ripresa della mobilitazione contro il DdL in tutte le università italiane. La pausa imposta dalle difficoltà interne alla maggioranza e dai segnali di opposizione provenienti dal mondo universitario, non ha indotto il governo alla  necessaria riflessione critica. Nessuna proposta è stata recepita, nessuna obiezione è stata ascoltata. Le ragioni della protesta erano forti ieri e sono ancora più forti oggi.

Ribadiamo la nostra ferma opposizione ad un DdL che intende cancellare il carattere pubblico dell’istruzione universitaria, concedere poteri smisurati alle stesse caste responsabili della cattiva gestione degli atenei negli ultimi anni, trasformare i consigli di amministrazione delle università in luoghi di lottizzazione i cui seggi saranno spartiti fra amici e sodali del potente di turno, trasformare il diritto di studio in indebitamento preventivo, estendere la precarizzazione della docenza e della ricerca cancellando prospettive e sopprimendo diritti, restringere le prospettive di carriera di ricercatori e docenti, scatenare insani conflitti fra categorie a tutti i livelli, dalle facoltà all’interno dei singoli gruppi di ricerca.

Per queste ragioni, invitiamo tutte le componenti universitarie e tutte le sedi locali ad intraprendere iniziative ad ogni livello e chiediamo ad atenei, facoltà e corsi di laurea iniziative di sospensione della didattica a partire dal 15 novembre e a tutti gli universitari di aderire allo sciopero nazionale del 17 novembre.

Coordinamento Precari delle Università – Rete29Aprile