Lettera aperta alla senatrice Puglisi, responsabile del PD per l”Università, e a chi nel Partito Democratico si occupa di Università e Ricerca

Gentilissima senatrice,

Le scriviamo per dirle che non saremo all’evento PD sull’Università di Udine.

Non ci saremo per alcuni motivi che desideriamo esplicitare in questa lettera aperta:

  • non ci saremo perché abbiamo già partecipato alla prima giornata da voi organizzata, a febbraio, con diversi interventi (diversi dei quali avete anche videoregistrato). Eppure nessuno dei contenuti che abbiamo portato è stato poi recepito (o discusso, o criticato) dal suo partito quando si è trattato di parlare di Università. Anzi, come lei ben sa, interventi pubblici suoi e del ministro hanno poi veicolato come esiti di quella giornata d’ascolto contenuti che invece erano già stati scritti ampiamente prima della stessa. Questo non è dialogo.

  • non ci saremo perché, perfino a differenza della prima (e finora unica) occasione romana, in quella di Udine c’è un programma calato dall’alto, una sorta di parata di relatori invitati che non prevede uno spazio per chi non sia stato inserito nel programma stesso. Alcuni tavoli, della durata prevista di 2 ore (120 minuti), hanno in programma 17 persone più due moderatori. Non si interviene seriamente sull’Università con 4 minuti a disposizione (né con 10 o con 15, per la verità). Questo non è dialogo.

  • come Lei sa, le abbiamo cortesemente e in molte occasioni richiesto un documento minimo, una sorta di abstract, in cui il PD presentasse, seppure in stato di bozza, le proprie idee sull’Università (dovrebbero pur essere maturate in un tempo di governo ormai ampio). Questa documentazione non ci è mai stata fornita. Eppure quasi ogni giorno leggiamo sui giornali dichiarazioni sue, della Ministra o del Presidente del Consiglio rispetto ad una serie di linee vaghe (500 “eccellenti”, Jobs Act negli atenei, l’Università “fuori del perimetro della Pubblica Amministrazione, ecc.). Tutte cose di cui non si è mai minimamente discusso con gli attori che l’Università e la ricerca le tengono in piedi, faticosamente, ogni giorno. Questo non è dialogo.

  • nonostante le proposte che giungono da chi l’università la vive ogni giorno siano molte e ormai ben note, e che la Rete29Aprile abbia fatto ogni sforzo possibile (compreso un grande convegno organizzato al Politecnico di Torino con la presenza di personalità del PD – Manuela Ghizzoni – e di collaboratori del Governo – Mila Spicola) per condividere e discutere le proprie, queste vengono sistematicamente ignorate. Si arriva al punto che dobbiamo leggere, via Twitter, che lei ci dice “non avete proposte”. Questo non è dialogo.

Per questi motivi non saremo a Udine, e vi preghiamo sin d’ora di non usare queste due manifestazioni per veicolare con l’opinione pubblica un “lungo periodo di ascolto e dialogo” che non c’è mai stato. Contrasteremmo questa notizia, che sarebbe non vera, in modo puntuale e documentato. Se un dialogo sull’Università si volesse aprire, seriamente e in ottica costruttiva, saremmo a disposizione da subito. Purché dialogo sia.