Il 13 settembre 2017 la Rete29Aprile ha ricevuto, così come altre organizzazioni, una “convocazione” da parte della CRUI. La Conferenza dei Rettori, qualificandosi in modo piuttosto bizzarro e discutibile come ”organo rappresentativo dei “datori di lavoro” dei docenti universitari”, poneva come oggetto dell’incontro la “Regolamentazione [dell’] astensione collettiva dei docenti universitari”. Mettendola sul piano dell’ironia, se la CRUI si definisce “organo rappresentativo dei “datori di lavoro” dei docenti universitari”, osserviamo che, in base alla stessa logica, la Rete29Aprile può allora fregiarsi di essere un “organo rappresentativo dei “datori di lavoro” dei Rettori”, giacché questi vengono eletti (anche) dai docenti.

Seriamente, come R29A ci sembra che l’astensione collettiva dei docenti non sia per nulla un problema urgente, mentre crediamo ci sarebbe stata (e ci sia) un’infinità di cose fondamentali da discutere. Dal precariato ormai selvaggio agli insufficienti investimenti in formazione e ricerca; dal diritto allo studio spesso calpestato alla crescente frammentazione delle condizioni di lavoro nelle Università e alle disparità con altri settori non contrattualizzati; dai fondi e alle dotazioni di ricerca all’ormai insopportabile deriva anvurian-burocratica che finisce per rendere irriconoscibile (e talora impraticabile) il nostro lavoro. E molte altre cose ancora. In questi sette anni, però, mai abbiamo visto la Conferenza dei Rettori preoccuparsi di discutere di problemi così rilevanti con le diverse componenti dell’Università. Dai comportamenti (e omissioni) della CRUI avevamo invece ampiamente colto che il magnifico insieme si auto-rappresentasse non come una organizzazione rappresentativa dell’intero sistema universitario ma come una “associazione datoriale”. Abbiamo dunque fatto presenti questi ed altri aspetti in una prima risposta pubblica, che si può leggere qui.

 

Abbiamo poi lavorato con molte altre organizzazioni dei precari, dei docenti, dei dottorandi, degli studenti e del personale per formulare una risposta praticamente unanime (risponderanno alla convocazione CRUI solo il movimento di Ferraro, l’USPUR e il CNRU di Marco Merafina), che si trova in fondo a questo post e che si può sintetizzare così: questa convocazione è semplicemente irricevibile. Quando deciderete di occuparvi delle vere emergenze dell’Università, ci troverete con le idee chiare e pronti a discuterne per trovare urgenti soluzioni.

Tutti i recenti convulsi passaggi sono stati ben riassunti da Marco Valente in un post per ROARS, consultabile a questo link.

Ecco la risposta unanime (o quasi) alla CRUI:

 

Al Presidente della CRUI

e, p.c., alla Ministra dell’IUR,

alla Commissione di Garanzia,

ai Rettori

OGGETTO:    Richiesta di modifica dell’ o.d.g. della riunione del 5 ottobre p.v.

            In relazione alla Sua lettera con la quale ha “convocato” le Organizzazioni della docenza universitaria per discutere su “Regolamentazione astensione collettiva dei docenti universitari”, le sottoscritte Organizzazioni universitarie, osservano quanto segue:

  1. la CRUI non ha alcun titolo giuridico per “convocare” i rappresentanti dei docenti, essendo essa un’associazione privata;
  2. i Rettori non sono i “datori di lavoro” dei docenti universitari che invece dipendono dalle Università di appartenenza alla stessa stregua dei Rettori stessi;
  3. avere prima “sentito per vie brevi il MIUR” (la Ministra o chi altro?) non può costituire titolo per alcuna “convocazione”, ma lascia piuttosto pensare a una preoccupante informalità di rapporti tra il Ministero e chi, come la CRUI, ha spesso ritenuto impropriamente di rappresentare il Sistema nazionale delle Università;
  4. la Commissione di garanzia richiamata nella Sua lettera non ha affatto invitato la CRUI a “convocare” le Organizzazioni della docenza;
  5. porre la questione della regolamentazione degli scioperi nel momento in cui è ancora in corso uno sciopero, peraltro appenna dichiarato legittimo della Commissione di garanzia, costituisce di fatto una grave interferenza con la protesta in corso.

            Sulla base delle suddette considerazioni, La invitiamo a trasformare formalmente e tempestivamente la riunione da Lei indetta in una occasione di incontro/confronto sulle questioni più urgenti dell’Università, a partire dalle motivazioni dello sciopero in corso, questioni tra le quali certamente non rientra la “Regolamentazione astensione collettiva dei docenti universitari”.

            Se, come ci auguriamo, dovesse accettare di trasformare natura e argomenti della riunione, parteciperemmo all’incontro, al quale pensiamo sarebbe opportuno invitare anche le Organizzazioni dei precari, dei dottorandi e degli studenti. In caso contrario ci vedremmo costretti a non prendere parte all’incontro.

            Roma, 22 settembre 2017

ADI, AIDU, AIPAC, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL Università, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CRNSU, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS Docenti Università, UDU, UIL RUA