Bozze di atti/richieste

La legge 240/10 (c.detta “Gelmini”) introduce una serie di incredibili verticismi, dal potere “imperiale” del Rettore a quello fortissimo del Consiglio di Amministrazione (o strumenti come il Collegio di disciplina interno), spesso mascherati attraverso procedure varie. Un esempio può essere la modalità di selezione, che varia da Ateneo a Ateneo, dei consiglieri di amministrazione. In quegli Atenei in cui gli establishment hanno approfittato delle praterie concesse dalla legge e poi sfacciatamente incentivate e coperte dai ministri Gelmini e Profumo (come nel caso dei ricorsi attivati dal Ministero contro gli statuti “troppo democratici”), molte di queste procedure nascondono, mediante bizantinismi burocratici, scelte in realtà ampiamente discrezionali dei potentati locali.

In questa situazione, tra le poche reazioni possibili per coloro che non vogliono né possono rassegnarsi a girare la testa dall'altra parte, c'è il ricorso a tutte le procedure che possono contribuire a smascherare pubblicamente questi segreti di Pulcinella, mirando a rivitalizzare la tramortita etica di ciascuna e ciascuno. Altre sanzioni non sono possibili, perché le norme appaiono congegnate esattamente per lasciare il massimo arbitrio agli establishment; come R29A siamo comunque convinti che un recupero diffuso dell'etica pubblica sia necessario per riportare l'Università alla dignità che merita di avere. Oggi chi si oppone a smodate pratiche di potere viene considerato un “disturbatore”; l'obiettivo è cambiare questo stato di cose, arrivando a considerare indegni e disturbatori coloro che abusano di un potere e che contrastano in ogni  modo la partecipazione, la trasparenza e la condivisione delle decisioni.

Saranno qui inserite bozze di atti o richieste utili per raggiungere questo scopo, raccolte – almeno questo è l'auspicio – grazie al contributo di tutti (inviare a ricercatori@rete29aprile.it; il materiale sarà pubblicato dopo una verifica di massima col supporto di colleghi attivi nelle aree giuridiche).