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Dal 20 al 29 gennaio 2015 si svolgeranno le elezioni per il parziale rinnovo del Consiglio Universitario Nazionale

In questa tornata sono candidati, come rappresentanti dei ricercatori, quattro colleghe e colleghi della Rete29Aprile: Stefano ACIERNO (area 09), Luciana MIGLIORE (area 05), Alessandro PEZZELLA area 03), Annamaria PISI (area 07).

Se eletti, si propongono di lavorare in stretta relazione con gli altri colleghi R29A che già fanno parte del CUN. Invitando a supportarli sia direttamente, con il voto, che indirettamente, “passando parola” con chi è nei settori chiamati al voto, pubblichiamo la loro lettera aperta (fai click su “leggi tutto” per visualizzarla):

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 Stefano ACIERNO
area 09

 Luciana MIGLIORE
area 05
Alessandro PEZZELLA
area 03 
 Annamaria PISI
area 07

 

 

Cari Colleghi,

dal 20 al 29 gennaio 2015 si voterà per il parziale rinnovo del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), organo elettivo di rappresentanza del sistema universitario. In particolare si votano i rappresentanti delle seguenti aree: 03 (Scienze Chimiche), 05 (Scienze Biologiche), 07 (Scienze agrarie e veterinarie), 09 (Ingegneria industriale e dell’informazione), 10 (Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche), 12 (Scienze giuridiche) e 13 (Scienze economiche e statistiche).

Il CUN svolge un ruolo importante nella gestione e nel miglioramento della ricerca e della didattica, fornisce pareri e formula proposte al Ministro dell’Università e della Ricerca sulla programmazione universitaria e l’ordinamento degli studi, sui criteri di utilizzo del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), sull’autonomia didattica, sugli ordinamenti e i regolamenti didattici degli Atenei e sui settori scientifico-disciplinari.

A quattro anni dall’approvazione delle Legge 240/2010, ci troviamo in una fase tutt’altro che consolidata del percorso di riforma del sistema universitario avviato dalla Legge. In questi anni il CUN ha saputo proporre ed ottenere modifiche del quadro normativo in relazione all’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), con l’introduzione di una procedura “a sportello”, l’allargamento numerico della composizione delle commissioni e l’eliminazione dell’obbligatorietà del commissario OCSE. Le oggettive difficoltà che l’ASN ha attraversato hanno sicuramente favorito l’attenzione del MIUR alle proposte CUN, ma in questo risultato ha giocato un ruolo centrale il valore aggiunto di competenza e impegno del CUN. Il percorso dell’ASN è la prova sperimentale di come gli spazi di intervento nei processi normativi possano essere colmati dalla nostra rappresentanza elettiva e di quanto sia utile per il Ministero utilizzare le molteplici competenze del CUN.

Ciononostante, nel corso del processo di centralizzazione del governo del sistema universitario, avviato dalla Legge 240, i reali spazi di intervento del CUN hanno sofferto di una forte contrazione. Le difficoltà, serie, del sistema universitario nel suo complesso non hanno rappresentato un limite ma bensì una forte motivazione per il CUN, e per la squadra della Rete 29 Aprile che in esso opera, ad essere presente con analisi e proposte, in relazione all’attività ministeriale. Quanto più complessa e difficoltosa si presenta la riorganizzazione del sistema universitario tanto più la voce forte, autorevole e rappresentativa del CUN può e deve svolgere questa funzione, avanzando proposte, condividendole con la comunità accademica e presentandole nelle sedi istituzionali.

E’ per questo che oggi, avendone chiari i limiti e le condizioni al contorno, proponiamo le nostre candidature al CUN. In caso di elezione ci proponiamo di sostenere la difesa dell’università pubblica, la riscrittura di criteri e parametri di valutazione del personale e degli Atenei nel loro complesso, il riconoscimento del ruolo che i ricercatori hanno svolto e svolgono negli Atenei nella formazione degli studenti e nello sviluppo della ricerca, la pari dignità dei ricercatori con le altre fasce di docenza, il riordino del ruolo della docenza universitaria. Questo ultimo tema ci riporta alla necessità di formalizzare in maniera chiara e netta una proposta per il cosiddetto Ruolo Unico. Su questo fronte il CUN ha già formulato proposte importanti come la separazione delle risorse da destinare al reclutamento da quelle dedicate alle progressioni di carriera e la riduzione delle numerose forme di reclutamento ‘pre-ruolo’ con la formulazione della proposta di professore junior (nome non bellissimo ma che indica chiaramente il primo ingresso nel ruolo docente).

Nei prossimi anni profonderemo il nostro impegno per (ri)avviare il processo di reclutamento in funzione delle necessità ormai divenute vere e proprie emergenze del sistema universitario, per sensibilizzare governi ed opinione pubblica sulla necessità di investire sulla ricerca e sulla formazione superiore, per proporre semplificazioni alle procedure di valutazione (della didattica, della ricerca, dei dottorati). Tutte le proposte che faremo e che ci impegniamo a diffondere, insieme ai resoconti delle attività del CUN, presso la nostra comunità saranno volte a riportare l’Università al centro dei processi di sviluppo del Paese e rappresentano con rinnovato vigore l’impegno che abbiamo profuso in questi anni nell’interesse del sistema universitario nel suo complesso al di là di qualsiasi logica di appartenenza.

Stefano ACIERNO

Luciana MIGLIORE

Alessandro PEZZELLA

Annamaria PISI